«Non da oggi – scriveva Secchia - la stampa è un potente strumento di cui si serve la classe dominante per mantenere la sua dittatura. Il grande capitale non domina solo con le banche, i monopoli, il potere finanziario, il tribunale e la polizia, ma con i mezzi quasi illimitati della sua propaganda e della corruzione ideologica [...] Vi fu un’epoca, agli inizi dell’età moderna, fino alle rivoluzioni del secolo XVIII in cui, come ebbe a scrivere Lenin, la lotta per la libertà di stampa ebbe la sua grandezza perché era la parola d’ordine della democrazia progressiva in lotta contro le monarchie assolute, il feudalesimo e la Chiesa. Ma nella fase di decadenza del capitalismo la stampa conservatrice e reazionaria ha perduto ogni senso morale e ogni pudore. Il giornalismo al servizio dei gruppi imperialisti è una forma corrente di prostituzione. Il capitalismo in putrefazione ha bisogno per reggersi di mentire continuamente. La realtà lo accusa: dunque dev’essere falsificata. La fabbrica della menzogna è diventata arte, tecnica, norma di vita»

Portavoce del Ministero degli Esteri Zhao Lijian

Il portavoce del Ministero degli Esteri Zhao Lijian durante la conferenza stampa di routine di ieri ha commentato la dichiarazione del portavoce del Dipartimento di Stato USA secondo cui nel conflitto tra Russia e Ucraina è stato violato "il principio fondamentale secondo cui i grandi Paesi non possono opprimere Paesi piccoli":

Le azioni degli Stati Uniti contro Cuba, Panama, Grenada, Jugoslavia, Afghanistan, Iraq, Siria e Libia sono universalmente riconosciute come esempi da manuale di grandi Paesi che opprimono Paesi piccoli.

La via per risolvere la crisi ucraina sta nel cessate il fuoco, seguito dal dialogo e dalla negoziazione, piuttosto che su "un ordine basato su regole" definito unilateralmente secondo i propri standard, ancor meno costringendo gli altri a schierarsi.

Il mondo ha bisogno di pace, non di guerra; richiede giustizia, non egemonia; aspira alla cooperazione, non al confronto. Questo è ciò che spera la stragrande maggioranza dei Paesi del mondo.

C'è un solo sistema riconosciuto al mondo: il sistema internazionale con le Nazioni Unite al centro. C'è un solo ordine: quello basato sul diritto internazionale. E c'è un solo insieme di regole: le norme di base che regolano le relazioni internazionali basate sugli scopi e sui principi della Carta delle Nazioni Unite.

Fonte: Pagina FB dell'Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia