«Non da oggi – scriveva Secchia - la stampa è un potente strumento di cui si serve la classe dominante per mantenere la sua dittatura. Il grande capitale non domina solo con le banche, i monopoli, il potere finanziario, il tribunale e la polizia, ma con i mezzi quasi illimitati della sua propaganda e della corruzione ideologica [...] Vi fu un’epoca, agli inizi dell’età moderna, fino alle rivoluzioni del secolo XVIII in cui, come ebbe a scrivere Lenin, la lotta per la libertà di stampa ebbe la sua grandezza perché era la parola d’ordine della democrazia progressiva in lotta contro le monarchie assolute, il feudalesimo e la Chiesa. Ma nella fase di decadenza del capitalismo la stampa conservatrice e reazionaria ha perduto ogni senso morale e ogni pudore. Il giornalismo al servizio dei gruppi imperialisti è una forma corrente di prostituzione. Il capitalismo in putrefazione ha bisogno per reggersi di mentire continuamente. La realtà lo accusa: dunque dev’essere falsificata. La fabbrica della menzogna è diventata arte, tecnica, norma di vita»

Mandare le armi non è come una dichiarazione di guerra?

Un pezzo ironico e di buon senso di Maurizio Crozza, la cui satira risulta pungente verso la realtà, al contrario di alcune mobilitazioni "per la pace" dove si chiede l'invio di armi e combattenti in Ucraina, nonché l'intervento della NATO con una no-fly zone che, a detta della quasi totalità degli osservatori, aprirebbe seriamente al rischio dello scoppio di una Terza Guerra Mondiale.


Fonte: https://nove.tv/fratelli-di-crozza/puntata-4-marzo-2022-video/