«Non da oggi – scriveva Secchia - la stampa è un potente strumento di cui si serve la classe dominante per mantenere la sua dittatura. Il grande capitale non domina solo con le banche, i monopoli, il potere finanziario, il tribunale e la polizia, ma con i mezzi quasi illimitati della sua propaganda e della corruzione ideologica [...] Vi fu un’epoca, agli inizi dell’età moderna, fino alle rivoluzioni del secolo XVIII in cui, come ebbe a scrivere Lenin, la lotta per la libertà di stampa ebbe la sua grandezza perché era la parola d’ordine della democrazia progressiva in lotta contro le monarchie assolute, il feudalesimo e la Chiesa. Ma nella fase di decadenza del capitalismo la stampa conservatrice e reazionaria ha perduto ogni senso morale e ogni pudore. Il giornalismo al servizio dei gruppi imperialisti è una forma corrente di prostituzione. Il capitalismo in putrefazione ha bisogno per reggersi di mentire continuamente. La realtà lo accusa: dunque dev’essere falsificata. La fabbrica della menzogna è diventata arte, tecnica, norma di vita»

Armenia: effetti collaterali della guerra in Ucraina e un Paese in lotta per la sua sopravvivenza

 


Con il raddoppio delle forniture di gas verso l’Europa, previsto entro il 2027 tramite il gasdotto TAP, l’Azerbaigian può permettersi il lusso di non essere annoverato tra i cosiddetti “Stati canaglia”.

 

Poco si è parlato dell’aggressione avviata nel settembre 2020 dall’Azerbaigian contro gli armeni che popolano l'Artsakh (Nagorno Karabakh) e nulla si dice sulla situazione attuale: un conflitto a bassa intensità che si affaccia direttamente sui confini dell’Iran, che rafforza la destabilizzazione in corso nei Paesi attorno alla Russia e in cui, ancora una volta, è coinvolto un membro di rilievo della NATO come la Turchia.

 

In una regione già incendiata dalle guerre che si sono succedute nei decenni, con un tessuto politico ed etnico già messo a dura prova dalla disgregazione dell’Unione Sovietica e con una Russia impegnata militarmente in Ucraina, l’Armenia rischia di soccombere stretta nella tenaglia di Turchia e Azerbaigian, Paesi sostenuti anche da Israele.

 

Alle ore 18.00 ne parleremo con Ani Balian, consigliera dell'Unione Armeni d'Italia.

 

Ore 20.00 circa, cena popolare di autofinanziamento, per la quale chiediamo di prenotare entro le ore 20.00 di giovedì 23 marzo al numero 353-4351278 oppure alla mail lacasarossamilano@gmail.com

 

Ci ritroviamo sabato 25 marzo alle ore 18.00 in Casa Rossa, via Privata Monte Lungo 2, Milano (MM1 Turro). L'iniziativa sarà solo in presenza, in quanto non verrà trasmessa la diretta streaming.

 

La Casa Rossa - Milano

 

Qui l'evento Facebook:

https://www.facebook.com/events/1215568642430090/