«Non da oggi – scriveva Secchia - la stampa è un potente strumento di cui si serve la classe dominante per mantenere la sua dittatura. Il grande capitale non domina solo con le banche, i monopoli, il potere finanziario, il tribunale e la polizia, ma con i mezzi quasi illimitati della sua propaganda e della corruzione ideologica [...] Vi fu un’epoca, agli inizi dell’età moderna, fino alle rivoluzioni del secolo XVIII in cui, come ebbe a scrivere Lenin, la lotta per la libertà di stampa ebbe la sua grandezza perché era la parola d’ordine della democrazia progressiva in lotta contro le monarchie assolute, il feudalesimo e la Chiesa. Ma nella fase di decadenza del capitalismo la stampa conservatrice e reazionaria ha perduto ogni senso morale e ogni pudore. Il giornalismo al servizio dei gruppi imperialisti è una forma corrente di prostituzione. Il capitalismo in putrefazione ha bisogno per reggersi di mentire continuamente. La realtà lo accusa: dunque dev’essere falsificata. La fabbrica della menzogna è diventata arte, tecnica, norma di vita»

Solidarietà concreta in sostegno a Cuba


Cari amici e compagni, stiamo partecipando alla raccolta delle donazioni organizzata dall'Agenzia per l'Interscambio Culturale ed Economico con Cuba (AICEC) e dal Coordinamento Nazionale dei Cubani Residenti in Italia (CONACI) per la "Lucha contro la COVID".

Come sapete Washington, in modo criminale e disumano, sta provando a strangolare definitivamente la nostra Cuba, attraverso il bloqueo al quale mesi fa Donald Trump ha aggiunto ben 243 misure restrittive ulteriori; al tempo stesso la nuova amministrazione Biden tenta di sfruttare questa difficilissima situazione in cui ha messo Cuba per finanziare e fomentare una nuova "rivoluzione colorata".

Ci rivolgiamo quindi a voi, poiché vogliate esprimere una solidarietà concreta contro le intenzioni di Washington che assedia il popolo cubano. Così come il popolo cubano ha manifestato nell'isola a sostegno del proprio governo, anche noi possiamo dargli un segno tangibile di vicinanza e appoggio.

Nel corso degli anni abbiamo visto i cubani, attraverso la brigata Henry Reeve, recarsi in Africa per combattere l'ebola, così come venire da noi in quel di Crema per mettere la loro conoscenza a nostra disposizione, in uno dei momenti più bui della nostra storia, visto che noi non avevamo familiarità con vere epidemie.

Per sostenere Cuba in questo difficile periodo diamo indicazione di effettuare un bonifico presso l'IBAN di AICEC che è il seguente:
Associazione AICEC
Causale: Donazione da Casa Rossa per "Lucha contro la COVID"
Iban: IT55U0200801104000106191267
Banca: UniCredit banca 

Per chi volesse invece fare in altro modo lasciamo questo numero di cellulare: 338-1208325 (Marcello)

Per vostra maggiore conoscenza di seguito il link in cui trovare ulteriori informazioni: https://www.sanogiustosolidale.it

Il presidente di Cuba respinge l'assedio mediatico contro il governo

Il presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel, ha respinto oggi (lunedì 12 luglio) l'assedio mediatico contro il suo Governo e a chi invoca la divisione nel Paese, condannando anche coloro che incoraggiano le provocazioni per destabilizzare l'ordine interno dell'isola.
Durante la conferenza stampa, Díaz-Canel ha anche accusato il governo del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, di intensificare le misure contro l'isola, attentando anche contro l'acquisto di carburante e dei componenti necessari al Sistema Elettrico Nazionale per poter far fronte ad una forte domanda.
Il giorno precedente, centinaia di cubani sono scesi in piazza per esprimere il loro sostegno alla Rivoluzione, in risposta alle provocazioni avvenute in diversi punti dell’isola, istigate attraverso i social network.
Dopo le proteste di domenica scorsa da parte dei gruppi controrivoluzionari, il Presidente cubano ha assicurato che "hanno cercato di affermarsi con azioni per screditare il Governo, la Rivoluzione e per spezzare l'unità del Popolo". Il Presidente cubano, che è anche Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, durante il messaggio radio-televisivo a reti unificate, era insieme ai Ministri della sua squadra di Governo. Il capo dello Stato ha assicurato che “esigiamo il rispetto della sovranità e dell'autodeterminazione con cui noi cubani abbiamo accettato di costruire il socialismo.”.
Il popolo - ha assicurato - è uscito per difendere la Rivoluzione. Non incoraggiamo mai la violenza tra cubani. Ha svelato il funzionamento della macchina ideologica e violenta dietro le rivolte che si sono verificate a Cuba. Ha anche denunciato come i media internazionali vogliano imporre all’opinione pubblica l’idea che il Governo cubano abbia chiamato il Popolo a scontrarsi con il Popolo, quando invece il Popolo è stato chiamato a difendere i propri diritti.
Díaz-Canel ha affermato che adesso i media stanno mettendo in discussione gli eventi di domenica scorsa, dicendo che è stato fatto un appello per uno scontro tra i cubani.
Inoltre il Presidente ha aggiunto: "Vanno già dicendo che a Cuba reprimiamo, assassiniamo. Dove sono gli assassinati cubani? Dov'è la repressione cubana? Dove sono i “desaparecidos” a Cuba?"
Ha anche affermato: “Abbiamo invitato il Popolo a difendere la propria Rivoluzione, ed il Popolo è andato a dibattere, ad argomentare, ma i manifestanti hanno risposto con la violenza ed il Popolo si è difeso.”
A proposito del “famoso cambio di regime”, il Presidente si è anche chiesto: "chi è infastidito dal nostro regime? Non la maggior parte del Popolo, perché la maggioranza lo ha avallato in migliaia di dibattiti pubblici.”
Díaz-Canel ha specificamente indicato l'Organizzazione degli Stati americani (OEA), il cui Segretario Generale, Luis Almagro, ha condannato il "regime dittatoriale" di Cuba per aver "invitato i civili a reprimere", promuovendo lo scontro con i manifestanti.
Il Presidente ha così esortato l’OEA: "Perché non si preoccupano degli omicidi e dei desaparecidos” in America Latina?" Ha anche accusato l’OEA di mantenere un "doppio standard, di essere bugiarda ed ingerentista."
Díaz-Canel ha accusato i "mercenari al soldo degli Usa" di organizzare le massicce proteste di domenica, anche se ha ammesso che hanno partecipato anche cittadini "confusi" dalla "mancanza di informazioni" sui problemi che sta attraversando il Paese.
Cuba sta facendo uno sforzo enorme per il mantenimento degli impianti elettrici.
Nel suo intervento, il Ministro dell'Energia e delle Miniere, Liván Arronte Cruz, ha spiegato che il Paese sta facendo uno sforzo enorme per il mantenimento degli impianti elettrici, con il fine di erogare il servizio alla popolazione, nel mezzo di questa situazione di tensione causata dal blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti.
Il Ministro ha spiegato che il Governo già prima dell’attuale situazione, aveva deciso di proteggere la produzione di energia elettrica destinata alla popolazione, anche a costo di dover rallentare o ridurre l'attività economica del Paese.
"Da più di un anno e mezzo siamo senza black out, se non quelli avvenuti a causa di guasti negli impianti di distribuzione di energia elettrica. È soltanto in questo momento che siamo in un deficit di generazione a causa di guasti negli impianti di generazione."

TRADUZIONE A CURA DEL COMITATO CONTRO LA GUERRA MILANO

Fonte: https://www.telesurtv.net/news/cuba-presidente-acusa-eeuu-bloqueo-20210712-0011.html


L'Unione Europea e la tutela dei minori


A parte le inesattezze contenute nell'annuncio del giornalista sulla legge ungherese per la tutela dei minori, ci si potrebbe anche chiedere: bisognerebbe fare una legge che favorisca la promozione dell'omosessualità tra i minorenni? La risposta, non così difficile, deve essere lasciata ai posteri oppure sarebbe opportuno esprimerla oggi?

E perché vietare la promozione dell'omosessualità tra i minorenni dovrebbe essere sbagliato, mentre favorirla sarebbe giusto? Soprattutto, come mai una battaglia così strenua per qualcosa che ancora all'inizio degli anni duemila sarebbe stata impensabile? Eravamo davvero tutti da considerare trogloditi e oscurantisti?

Fonte: TG LA7, edizione delle ore 13.30 del 7 luglio 2021

 

L'inganno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: è uguale o peggiorativo rispetto al MES

La spinosa questione sull'accettare o meno i trasferimenti dell'Unione Europea provenienti attraverso il MES (Meccanismo Europeo di Stabilità), questione dibattuta per mesi e mesi nel nostro Paese, a causa delle condizionalità che ne avrebbero consentito l'erogazione, è superata.

Il giornalista Luca Speciale del TG LA7, che vedete qui, ce lo spiega bene. Come ormai è ben noto e come vedremo nelle prossime settimane, il nostro Paese si dovrà affrettare a varare una serie di riforme a ritmi forsennati.

E tutto questo avviene sotto l'esplicita minaccia della rimessa in discussione del trasferimento di quei fondi denominati Next Generation EU; in buona sostanza quei soldi, con i quali si dovrebbe attuare il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) attraverso il quale il nostro Paese si dirigerebbe verso un nuovo "rinascimento", non verrebbero più trasferiti all'Italia nel caso in cui non varasse le riforme "richieste" dall'Unione Europea.

Come si vede, si è fatto un gran dibattito sul MES e sulle condizioni che imponeva al nostro Paese per poi subire supinamente tutte le imposizioni dell'Unione Europea. Un prestito, quello per attuare il PNRR, che naturalmente andrà restituito, un prestito che ci obbligherà, dietro una cortina fumogena fatta di parole come "giovani", "donne", "sostenibilità", "transizione ecologica", a varare quelle "riforme strutturali" di cui sentiremo parlare nei prossimi mesi; "riforme" che avvieranno un nuovo arretramento per il nostro Paese, a dispetto di quello che ci raccontano, infatti la stessa velocità con cui occorre scriverle dice chiaramente quanto questa "operazione" assomigli maledettamente ad un "furto con destrezza".

Si capisce bene come da tutto questo non trarranno giovamento proprio i lavoratori. Nel nostro Paese non c'è nessuno che sieda oggi in Parlamento a difesa dei lavoratori.

Proprio per questo il governo Ursula-Draghi sta procedendo a ritmo spedito. Sul MES abbiamo udito molto rumore per nulla, infatti sul Recovery Plan - PNRR alzi la mano chi ha percepito la presenza dell'opposizione. Questo il quadro attuale.

Poiché sappiamo che la Storia non è sempre matrigna, talvolta infatti diviene benevola, vale la pena di ricordarci che anche noi possiamo contribuire a scriverla...

La Casa Rossa, 10 luglio 2021

Fonti: TG LA7, edizioni delle ore 13.30 dell'8 luglio e 9 luglio 2021

Summit tra il PCC e i partiti politici mondiali

 


Al Summit tra PCC e partiti politici mondiali Xi Jinping pronuncia il discorso “Rafforzare la cooperazione tra i partiti politici per la felicità del popolo”

Il 6 luglio a Beijing, il segretario generale del Comitato Centrale del PCC e capo di Stato cinese, Xi Jinping, ha partecipato in collegamento video al Summit tra il PCC e i partiti politici mondiali, pronunciando un importante discorso intitolato “Rafforzare la cooperazione tra i partiti politici per la felicità del popolo ”. Nel suo discorso, Xi Jinping ha sottolineato che in quanto importanti forze per il progresso dell'umanità, i partiti politici dovrebbero stabilire la giusta direzione e assumersi la responsabilità storica di cercare la felicità per le persone e il progresso per l'umanità. Il Partito Comunista Cinese intende, assieme ai partiti politici dei vari i paesi, impegnarsi congiuntamente per poter essere un fermo costruttore della pace mondiale, un contributore allo sviluppo globale e un difensore dell'ordine internazionale.

Xi Jinping ha inoltre sottolineato che al giorno d’oggi la società umana si trova ancora una volta a un crocevia storico e deve decidere dove andare. Di fronte alle sfide comuni, l'umanità ha una sola via d’uscita, quella degli sforzi congiunti per affrontarle e della convivenza in armonia. In quanto importanti forze per il progresso dell'umanità, i partiti politici dovrebbero stabilire la giusta direzione e assumersi responsabilità storiche.

In primo luogo, c’è bisogno di promuovere una maggiore coordinazione e cooperazione tra i paesi, unire gli interessi del popolo del proprio paese con quelli dei popoli del mondo e avanzare verso la costruzione di una comunità umana dal futuro condiviso.

In secondo luogo, c’è bisogno di sostenere e promuovere i valori comuni di pace, sviluppo, equità, giustizia, democrazia e libertà per tutta l'umanità. Con un alto grado di responsabilità per il futuro e il destino dell'umanità, si devono comprendere con mente aperta le diverse concezioni dei valori da parte delle diverse civiltà, rispettando l'esplorazione dei percorsi per la loro realizzazione da parte dei diversi popoli del mondo, e mettere in pratica i valori comuni di tutta l'umanità in modo concreto e realistico nella realizzazione degli interessi del popolo del proprio paese.

In terzo luogo, ci si deve assumere la responsabilità di promuovere lo sviluppo in modo che i suoi frutti beneficino tutti i popoli in modo maggiore e più equo.

Quarto, è necessario assumersi la responsabilità di rafforzare la cooperazione e unire le mani per affrontare i rischi e le sfide globali.

Quinto, bisogna assumersi la responsabilità di migliorare la governance e migliorare continuamente la nostra capacità di lavorare per il benessere della nostra gente.

Fonte: http://italian.cri.cn/notizie/cina/3204/20210707/685506.html