13 gennaio 2021 - I portafogli di alcuni politici repubblicani hanno già iniziato a sentire l'impatto delle loro azioni del 6 gennaio scorso al Congresso degli Stati Uniti.
Più di 20 grandi corporazioni statunitensi hanno annunciato
la sospensione dei loro contributi elettorali, soprattutto quelli destinati ai
legislatori repubblicani che si sono opposti alla vittoria elettorale del
democratico Joe Biden.
Ciò è avvenuto durante la seduta congiunta delle due Camere
del Congresso per certificare i voti del Collegio Elettorale, che è stata
interrotta dall'assalto al Campidoglio da parte dei sostenitori del presidente
Donald Trump.
Dopo la ripresa della sessione, più di 100 membri della
Camera dei rappresentanti e quasi una dozzina di senatori, tutti del Partito
Repubblicano, senza che gli eventi violenti vissuti pochi minuti prima gli
abbiano fatto cambiare idea, hanno proseguito con le loro obiezioni.
L'elenco delle aziende che hanno deciso di sospendere i
propri contributi cresce ogni giorno.
Dopo che i sostenitori di Trump hanno preso d'assalto il
Campidoglio altri donatori stanno ripensando alle loro strategie.
UN ELENCO IN CRESCITA
La politica americana è inondata dai soldi di Wall Street.
È comune per le grandi aziende fare donazioni sia ai
repubblicani che ai democratici ed il loro sostegno è spesso legato a questioni
di specifico interesse per le loro industrie.
L'assalto al Campidoglio, e in particolare le azioni dei
legislatori repubblicani che si sono opposti alla vittoria di Biden, ha spinto
più aziende a riconsiderare i contributi che
donano attraverso i Comitati di Azione Politica Aziendale (PAC).
Alcuni di loro hanno deciso di sospendere tutte le donazioni
mentre rivedono le loro politiche al riguardo, altri hanno scelto di sospendere
i contributi specificamente ai membri del Congresso che si sono opposti alla
certificazione dei risultati del Collegio Elettorale.
In questo secondo gruppo, questi sono i nomi più importanti:
- La multinazionale
finanziaria Morgan Stanley.
- La catena
alberghiera Marriott.
- La Dow Chemical
Company. L’azienda ha anche specificato che la sospensione durerà un ciclo
elettorale: due anni per i legislatori della Camera e fino a sei anni per i
senatori.
- La società di
telecomunicazioni AT&T, uno dei maggiori contributori politici negli Stati
Uniti.
- General Electric,
la cui sospensione durerà fino alla fine del 2022. Successivamente, un
consiglio dei dipendenti che sovrintende al PAC valuterà, "caso per
caso", le richieste di supporto da parte dei legislatori che si sono
opposti alla certificazione.
- Il fabbricante di
biglietti di auguri Hallmark. Questa azienda con sede nel Kansas è andata oltre
ed ha chiesto la restituzione dei suoi contributi alla campagna PAC ai senatori
repubblicani Josh Hawley (Missouri) e Roger Marshall (Kansas). "Hallmark crede
che il trasferimento pacifico del potere sia il fondamento del nostro sistema
democratico e noi aborriamo la violenza di qualsiasi tipo", ha spiegato la
società in un comunicato. "Le recenti azioni dei senatori Josh Hawley e
Roger Marshall non rappresentano i valori della nostra azienda".
- La piattaforma di condivisione di noleggio
online AirBnB ha condannato la violenza a Washington DC, affermando:
"Aggiorneremo il nostro quadro d'azione e smetteremo di sostenere coloro
che hanno votato contro la certificazione dei risultati delle elezioni
presidenziali".
- La compagnia di assicurazioni Blue Cross Blue
Shield, il cui PAC ha favorito i repubblicani in ogni elezione dal 1996.
- Il produttore di dispositivi medici Boston
Scientific.
- La finanziaria Commerce Bancshares.
SOSPENSIONE DI TUTTE LE DONAZIONI
Altre società hanno scelto di sospendere tutte le donazioni,
sia a chi ha votato per mantenere i risultati, sia a chi ha voluto invertirli,
tattica che ha suscitato sorpresa e incomprensioni in campo democratico.
Questo gruppo include giganti della tecnologia come
Facebook, Amazon, Microsoft e Google, così come altre importanti società come
Coca Cola, Verizon, le entità bancarie JPMorgan Chase, Citigroup e Goldman
Sachs, la catena alberghiera Hilton, la società di servizi finanziari Charles
Schwab e il conglomerato produttivo 3Emme.
Anche le società di carte di credito American Express e
Mastercard hanno dichiarato di sospendere le donazioni senza determinare chi
sarà interessato dalla misura.
Altre società come Bank of America, FedEx e Wells Fargo
hanno affermato che rivedranno la strategia di contribuzione aziendale.
DANNO REALE O RISORSA PUBBLICITARIA?
Con poche eccezioni, la maggior parte delle aziende non ha
specificato per quanto tempo durerà la sospensione.
Questa mancanza di precisione fa sì che alcune voci mettano
in dubbio la reale portata di queste misure, soprattutto in un momento in cui
l'attività di raccolta fondi è in una fase di stallo post-elettorale.
Questo dà alle aziende e ai gruppi il tempo di decidere come
affrontare la situazione.
Traduzione a cura de La Casa Rossa
Tramite La Iguana TV:
https://www.laiguana.tv/.../867087-empresas-donaciones.../
Fonte BBC