«Non da oggi – scriveva Secchia - la stampa è un potente strumento di cui si serve la classe dominante per mantenere la sua dittatura. Il grande capitale non domina solo con le banche, i monopoli, il potere finanziario, il tribunale e la polizia, ma con i mezzi quasi illimitati della sua propaganda e della corruzione ideologica [...] Vi fu un’epoca, agli inizi dell’età moderna, fino alle rivoluzioni del secolo XVIII in cui, come ebbe a scrivere Lenin, la lotta per la libertà di stampa ebbe la sua grandezza perché era la parola d’ordine della democrazia progressiva in lotta contro le monarchie assolute, il feudalesimo e la Chiesa. Ma nella fase di decadenza del capitalismo la stampa conservatrice e reazionaria ha perduto ogni senso morale e ogni pudore. Il giornalismo al servizio dei gruppi imperialisti è una forma corrente di prostituzione. Il capitalismo in putrefazione ha bisogno per reggersi di mentire continuamente. La realtà lo accusa: dunque dev’essere falsificata. La fabbrica della menzogna è diventata arte, tecnica, norma di vita»

Crisi Covid-19, Italia e Unione Europea: oltre le parole i fatti




Se con la cosiddetta "apertura" si riattivasse l'epidemia, le stime dell'Istituto Superiore di Sanità ammoniscono sul rischio della ripresa di focolai contagiosi. L'economia è già a gambe all'aria: una seconda "fiammata" del virus potrebbe incenerirla.

Occorrono molte risorse economiche proprio per impedire che la necessità di "riaprire" troppo presto porti alla rovina del Paese. L'Unione Europea e i Paesi che la compongono stanno dimostrando di comprenderlo, salvaguardando chi vive del proprio lavoro?

Sarà con noi in diretta streaming l'economista Vladimiro Giacché, Presidente del Centro Europa Ricerche (CER).

Sabato 9 maggio, dalle ore 21.30 alle 22.30, in diretta sulla pagina Facebook de La Casa Rossa.