«Non da oggi – scriveva Secchia - la stampa è un potente strumento di cui si serve la classe dominante per mantenere la sua dittatura. Il grande capitale non domina solo con le banche, i monopoli, il potere finanziario, il tribunale e la polizia, ma con i mezzi quasi illimitati della sua propaganda e della corruzione ideologica [...] Vi fu un’epoca, agli inizi dell’età moderna, fino alle rivoluzioni del secolo XVIII in cui, come ebbe a scrivere Lenin, la lotta per la libertà di stampa ebbe la sua grandezza perché era la parola d’ordine della democrazia progressiva in lotta contro le monarchie assolute, il feudalesimo e la Chiesa. Ma nella fase di decadenza del capitalismo la stampa conservatrice e reazionaria ha perduto ogni senso morale e ogni pudore. Il giornalismo al servizio dei gruppi imperialisti è una forma corrente di prostituzione. Il capitalismo in putrefazione ha bisogno per reggersi di mentire continuamente. La realtà lo accusa: dunque dev’essere falsificata. La fabbrica della menzogna è diventata arte, tecnica, norma di vita»

Ricordando Domenico Losurdo

Domenico Losurdo ci ha lasciati. Indubbiamente il male che lo ha colpito ha avuto una evoluzione molto rapida. Domenico non era banale, lo si apprezzava anche per questo. Sforzandoci di non essere banali diremo che ci si confrontava in modo anche serrato; il fatto è che, andando oltre le differenze che ci hanno contraddistinto, in un periodo come questo avremmo potuto continuare un proficuo dialogo con lui. Siamo dispiaciuti per la sua scomparsa.. Siamo anche convinti che, e questa non è una frase di circostanza, il suo contributo avrebbe potuto essere di giovamento, a quanti avessero voluto conoscere il suo pensiero, per la sinistra attualmente in macerie qui in Italia... E non solo.

Questo un suo recente contributo all'assemblea tenutasi all'Università degli Studi il 18 novembre 2017, nel corso della quale è stato messo in votazione un documento di solidarietà con il governo della Repubblica Bolivariana di Venezuela.

Comitato Contro la Guerra Milano
La Casa Rossa Milano
Ambito Comunista Alessandro Vaia

Milano, giugno 2018