«Non da oggi – scriveva Secchia - la stampa è un potente strumento di cui si serve la classe dominante per mantenere la sua dittatura. Il grande capitale non domina solo con le banche, i monopoli, il potere finanziario, il tribunale e la polizia, ma con i mezzi quasi illimitati della sua propaganda e della corruzione ideologica [...] Vi fu un’epoca, agli inizi dell’età moderna, fino alle rivoluzioni del secolo XVIII in cui, come ebbe a scrivere Lenin, la lotta per la libertà di stampa ebbe la sua grandezza perché era la parola d’ordine della democrazia progressiva in lotta contro le monarchie assolute, il feudalesimo e la Chiesa. Ma nella fase di decadenza del capitalismo la stampa conservatrice e reazionaria ha perduto ogni senso morale e ogni pudore. Il giornalismo al servizio dei gruppi imperialisti è una forma corrente di prostituzione. Il capitalismo in putrefazione ha bisogno per reggersi di mentire continuamente. La realtà lo accusa: dunque dev’essere falsificata. La fabbrica della menzogna è diventata arte, tecnica, norma di vita»

25 Aprile: la Brigata Garibaldi Immortale con Semion Kantor

25 APRILE A MILANO CONTRO LA GUERRA

Con lo striscione della Brigata Garibaldi Immortale
e il Veterano dell’Armata Rossa Kantor Semiön Isaakovic

Viva la Brigata Garibaldi che la storia ha consegnato alla immortalità per il coraggio, il sacrificio e la generosità con cui si è contraddistinta
in una Resistenza che, tutti gli anni, il 25 aprile noi ricordiamo.

Invitiamo i lavoratori e gli antifascisti a partecipare alla manifestazione per il 25 aprile dietro lo striscione della Brigata Garibaldi Immortale: in Russia lo si fa il 9 maggio per ricordare il “Reggimento immortale”, che rappresenta i milioni di sovietici caduti per la libertà, le cui immagini vengono portate in corteo dai loro figli e nipoti. In Italia le gloriose Brigate Garibaldi che combattevano lo stesso nemico, con unità d’intento e idealmente legate all’Armata Rossa, ci ricordano quale fu il prezzo della nostra liberazione.

Quest’anno nel nostro spezzone internazionalista, insieme a noi saranno Russi, Ecuadoriani, Srilankesi ed Africani, impegnati contro l’Imperialismo ed il Neocolonialismo. L’Antifascismo non sta con Macron, né con gli Stati Uniti o Israele. Grande è la confusione alimentata dall’ipocrisia ed anche dall’opportunismo elettoralistico.

Non è un vero antifascista chi è amico del governo di Kiev, e quindi dei suoi ministri filonazisti che sono dichiaratamente antisemiti. Non lo è chi si gira dall’altra parte di fronte ai crimini di guerra di Israele.

Non può esserci Antifascismo senza i lavoratori, contro i quali nel corso di questi anni, si sono varate leggi come la Fornero, il Jobs Act, o quella sulla rappresentanza sindacale, per citarne solo alcune.

Dentro la manifestazione del 25 aprile a Milano stanno dunque contraddizioni diverse e insanabili.

Il PD ha dimenticato che abbiamo un debito di riconoscenza con il popolo russo: la guerra di aggressione che ha subito dai nazisti tedeschi, croati, ungheresi, romeni, polacchi e dai fascisti italiani, lo sforzo successivo per sconfiggere i nazisti e liberare l’Europa, causò ben 26 milioni di morti ai sovietici.

Grazie Stalingrado, grazie Reggimento Immortale, grazie Brigata Garibaldi, la follia occidentale che continua contro il popolo russo non deve passare inosservata ed indisturbata, il 25 Aprile è anche per la pace!



Per info:
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Ci ritroviamo alle 14.00 all’altezza di Corso Venezia[MM1 Palestro], dove i giardini fanno angolo con Via Palestro