«Non da oggi – scriveva Secchia - la stampa è un potente strumento di cui si serve la classe dominante per mantenere la sua dittatura. Il grande capitale non domina solo con le banche, i monopoli, il potere finanziario, il tribunale e la polizia, ma con i mezzi quasi illimitati della sua propaganda e della corruzione ideologica [...] Vi fu un’epoca, agli inizi dell’età moderna, fino alle rivoluzioni del secolo XVIII in cui, come ebbe a scrivere Lenin, la lotta per la libertà di stampa ebbe la sua grandezza perché era la parola d’ordine della democrazia progressiva in lotta contro le monarchie assolute, il feudalesimo e la Chiesa. Ma nella fase di decadenza del capitalismo la stampa conservatrice e reazionaria ha perduto ogni senso morale e ogni pudore. Il giornalismo al servizio dei gruppi imperialisti è una forma corrente di prostituzione. Il capitalismo in putrefazione ha bisogno per reggersi di mentire continuamente. La realtà lo accusa: dunque dev’essere falsificata. La fabbrica della menzogna è diventata arte, tecnica, norma di vita»

L'Unione Europea e la tutela dei minori


A parte le inesattezze contenute nell'annuncio del giornalista sulla legge ungherese per la tutela dei minori, ci si potrebbe anche chiedere: bisognerebbe fare una legge che favorisca la promozione dell'omosessualità tra i minorenni? La risposta, non così difficile, deve essere lasciata ai posteri oppure sarebbe opportuno esprimerla oggi?

E perché vietare la promozione dell'omosessualità tra i minorenni dovrebbe essere sbagliato, mentre favorirla sarebbe giusto? Soprattutto, come mai una battaglia così strenua per qualcosa che ancora all'inizio degli anni duemila sarebbe stata impensabile? Eravamo davvero tutti da considerare trogloditi e oscurantisti?

Fonte: TG LA7, edizione delle ore 13.30 del 7 luglio 2021