Questo l'articolo di Manlio Dinucci, prima pubblicato e poi rimosso dal sito del Manifesto, nonché dalla sua successiva edizione cartacea, per cui il giornalista ha deciso di concludere una decennale collaborazione con il quotidiano.
Ucraina, era tutto scritto nel piano
della Rand Corp.
Manlio Dinucci, 8 marzo 2022
«Il piano strategico degli Stati uniti contro la Russia è stato
elaborato tre anni fa dalla Rand Corporation (il manifesto, Rand Corp: come
abbattere la Russia, 21 maggio 2019). La Rand Corporation, il cui quartier
generale ha sede a Washington, è «una organizzazione globale di ricerca che
sviluppa soluzioni per le sfide politiche»: ha un esercito di 1.800 ricercatori
e altri specialisti reclutati da 50 paesi, che parlano 75 lingue, distribuiti
in uffici e altre sedi in Nord America, Europa, Australia e Golfo Persico.
Personale statunitense della Rand vive e lavora in oltre 25 paesi.
La Rand Corporation, che si autodefinisce «organizzazione nonprofit e
nonpartisan», è ufficialmente finanziata dal Pentagono, dall’Esercito e
l’Aeronautica Usa, dalle Agenzie di sicurezza nazionale (Cia e altre), da
agenzie di altri paesi e potenti organizzazioni non-governative.
La Rand Corp. si vanta di aver contribuito a elaborare la strategia che permise
agli Stati uniti di uscire vincitori dalla guerra fredda, costringendo l’Unione
Sovietica a consumare le proprie risorse nell’estenuante confronto militare. A
questo modello si è ispirato il nuovo piano elaborato nel 2019: «Overextending
and Unbalancing Russia», ossia costringere l’avversario a estendersi
eccessivamente per sbilanciarlo e abbatterlo.
Queste sono le principali direttrici di attacco tracciate nel piano della Rand,
su cui gli Stati Uniti si sono effettivamente mossi negli ultimi anni.
Anzitutto – stabilisce il piano – si deve attaccare la Russia sul lato più
vulnerabile, quello della sua economia fortemente dipendente dall’export di gas
e petrolio: a tale scopo vanno usate le sanzioni commerciali e finanziarie e,
allo stesso tempo, si deve far sì che l’Europa diminuisca l’importazione di gas
naturale russo, sostituendolo con gas naturale liquefatto statunitense.
In campo ideologico e informativo, occorre incoraggiare le proteste interne e
allo stesso tempo minare l’immagine della Russia all’esterno.
In campo militare si deve operare perché i paesi europei della Nato accrescano
le proprie forze in funzione anti-Russia. Gli Usa possono avere alte
probabilità di successo e alti benefici, con rischi moderati, investendo
maggiormente in bombardieri strategici e missili da attacco a lungo raggio
diretti contro la Russia. Schierare in Europa nuovi missili nucleari a raggio
intermedio puntati sulla Russia assicura loro alte probabilità di successo, ma
comporta anche alti rischi.
Calibrando ogni opzione per ottenere l’effetto desiderato – conclude la Rand –
la Russia finirà col pagare il prezzo più alto nel confronto con gli Usa, ma
questi e i loro alleati dovranno investire grosse risorse sottraendole ad altri
scopi.
Nel quadro di tale strategia – prevedeva nel 2019 il piano della Rand
Corporation – «fornire aiuti letali all’Ucraina sfrutterebbe il maggiore punto
di vulnerabilità esterna della Russia, ma qualsiasi aumento delle armi e della
consulenza militare fornite dagli Usa all’Ucraina dovrebbe essere attentamente
calibrato per aumentare i costi per la Russia senza provocare un conflitto
molto più ampio in cui la Russia, a causa della vicinanza, avrebbe vantaggi
significativi».
È proprio qui – in quello che la Rand Corporation definiva «il maggiore punto
di vulnerabilità esterna della Russia», sfruttabile armando l’Ucraina in modo
«calibrato per aumentare i costi per la Russia senza provocare un conflitto
molto più ampio» – che è avvenuta la rottura. Stretta nella morsa politica, economica
e militare che Usa e Nato serravano sempre più, ignorando i ripetuti
avvertimenti e le proposte di trattativa da parte di Mosca, la Russia ha
reagito con l’operazione militare che ha distrutto in Ucraina oltre 2.000
strutture militari realizzate e controllate in realtà non dai governanti di
Kiev ma dai comandi Usa.Nato.
L’articolo che tre anni fa riportava il piano della Rand Corporation terminava
con queste parole: «Le opzioni previste dal piano sono in realtà solo varianti
della stessa strategia di guerra, il cui prezzo in termini di sacrifici e
rischi viene pagato da tutti noi». Lo stiamo pagando ora noi popoli europei, e
lo pagheremo sempre più caro, se continueremo ad essere pedine sacrificabili
nella strategia Usa-Nato.»
Fonte: Il Manifesto