«Non da oggi – scriveva Secchia - la stampa è un potente strumento di cui si serve la classe dominante per mantenere la sua dittatura. Il grande capitale non domina solo con le banche, i monopoli, il potere finanziario, il tribunale e la polizia, ma con i mezzi quasi illimitati della sua propaganda e della corruzione ideologica [...] Vi fu un’epoca, agli inizi dell’età moderna, fino alle rivoluzioni del secolo XVIII in cui, come ebbe a scrivere Lenin, la lotta per la libertà di stampa ebbe la sua grandezza perché era la parola d’ordine della democrazia progressiva in lotta contro le monarchie assolute, il feudalesimo e la Chiesa. Ma nella fase di decadenza del capitalismo la stampa conservatrice e reazionaria ha perduto ogni senso morale e ogni pudore. Il giornalismo al servizio dei gruppi imperialisti è una forma corrente di prostituzione. Il capitalismo in putrefazione ha bisogno per reggersi di mentire continuamente. La realtà lo accusa: dunque dev’essere falsificata. La fabbrica della menzogna è diventata arte, tecnica, norma di vita»

Il video di "Come è organizzata la partecipazione politica in Cina?"

 


In un documento strategico del Pentagono, risalente allo scorso 27 ottobre, si afferma che "la Cina è la più seria minaccia alla sicurezza nazionale".
Questo è in continuità sia con la politica di contenimento annunciata dall'amministrazione Obama nel 2011, conosciuta come il "Pivot to Asia", sia con l'applicazione dei dazi sui prodotti cinesi da parte dell'amministrazione Trump nel 2018.
Sebbene la priorità attuale degli Stati Uniti sia quella di indebolire ed isolare la Russia attraverso l'accerchiamento della NATO e la guerra in Ucraina, è la Cina a rappresentare la "più seria minaccia" per la supremazia militare ed economica di Washington nel mondo.
E' evidente come l'Occidente adotti ogni sforzo per autoproclamarsi come l'unico baluardo della democrazia contemporanea e allo stesso tempo dipingere la Repubblica Popolare Cinese come uno Stato di natura autoritaria.
Di conseguenza è poco risaputo come la Cina abbia un concreto sistema democratico con le proprie caratteristiche, il quale si sviluppa attraverso organismi istituzionali sia elettorali che consultivi.
Ne parliamo con Francesco Maringiò, presidente dell'Associazione italo-cinese per la promozione della Nuova Via della Seta e studioso della Cina contemporanea.