di Aris Della Fontana, coordinatore della Gioventù Comunista della Svizzera Italiana
Si è tenuta sabato scorso 19 gennaio, presso la Casa Rossa di Milano, una conferenza pubblica intitolata “Il mondo dopo il congresso del Partito Comunista Cinese e le elezioni USA”. L’evento, organizzato dall’associazione “Primo Ottobre” di amicizia italo-cinese e della sezione “Laika” del Partito dei Comunisti Italiani, voleva ricordare Gianfranco Bellini, promotore dell’associazione, venuto a mancare recentemente. Figura su cui Sinistra.ch ha già pubblicato un articolo. In sala vi erano anche oltre ad Alessandro Lucchini e Nicolas Fransioli, esponenti del Dipartimento della politica economica del Partito Comunista ticinese, anche Massimiliano Ay, segretario dello stesso Partito. Sul fronte sindacale si è registrata la presenza di Janosch Schnider, coordinatore del SISA. Presenti anche membri delle istituzioni, come Leonardo Cribio e Vladimiro Merlin, esponenti della Federazione della Sinistra.
Nadia Schavecher, moderatrice della giornata, che nell’apertura dei lavori è apparsa visibilmente emozionata, ha lasciato anzitutto la parola al medico Paolo Paparella, amico e compagno di Gianfranco Bellini. Il pubblico in sala ha così potuto comprendere come, nella persone dell’economista milanese da poco scomparso, fosse viva un’impetuosa carica politica che non si spegneva in nessun frangente quotidiano: era un comunista in qualunque caso e in qualunque momento. E questa qualità gli dava la possibilità di entrare con dovizia metodologica, con spirito critico e propositivo, in ogni situazione della vita, fornendo sempre a coloro che avevano la fortuna di trovarsi con lui, una scomposizione analitica di spessore. Nell’ambito del suo lavoro di indagine della realtà – passata e presente – Gianfranco Bellini stava per ultimare uno scritto centrale per comprendere le dinamiche dell’attuale crisi economica. Le prime bozze sparse erano già state integrate ma il destino ha voluto che l’autore non potesse completare l’operazione: l’onere, ma anche l’onore, di rimaneggiarne e completarne la versione ultima sarà quindi compito dei suoi più stretti collaboratori e ben presto una casa editrice italiana si occuperà della stampa.
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